Direttiva Case Green: Incentivi e Opportunità per un Futuro Sostenibile in Italia

Maria Telkes, La regina del sole
8 Marzo 2024

Direttiva Case Green: Incentivi e Opportunità per un Futuro Sostenibile in Italia

Nell’ambito del Green Deal europeo, il Parlamento UE ha approvato nei primi mesi del 2023 la Direttiva Europea sul rendimento energetico nell’edilizia (EPBD), conosciuta come Direttiva Case Green. Questa normativa richiede che tutti gli stati membri adeguino gli immobili alle nuove classi energetiche entro il 1 gennaio 2030.

Obiettivi della Direttiva Case Green

La Direttiva Case Green si inserisce nel più ampio progetto dell’Unione Europea di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra a zero entro il 2050. Attualmente, gli immobili contribuiscono per oltre un terzo a queste emissioni a causa della loro inefficienza energetica. Le principali disposizioni della Direttiva includono:

  • Adeguamento di tutte le abitazioni esistenti almeno alla classe energetica E entro il 2030 e alla classe D entro il 2033.
  • Nuove costruzioni residenziali devono essere di classe NZEB (Nearly Zero Energy Buildings) a partire dal 2028.
  • Edifici non residenziali e pubblici di nuova costruzione devono essere dotati di pannelli solari dal 2026.
  • Gli edifici non residenziali e pubblici esistenti devono raggiungere la classe E entro il 2027 e la classe D entro il 2030, eccetto quelli storici o di pregio architettonico.

Deroghe e Specificità Nazionali

Sono previste deroghe per edifici storici, luoghi di culto e seconde case utilizzate per meno di quattro mesi l’anno, nonché per immobili sotto i 50 mq. Gli stati membri possono inoltre richiedere ulteriori deroghe in base alle specificità del loro patrimonio immobiliare, esigenze territoriali e altre problematiche tecniche o finanziarie.

Situazione in Italia

L’Italia è particolarmente colpita dalla Direttiva a causa del suo patrimonio immobiliare datato. Circa il 54% delle abitazioni italiane ha più di 50 anni e solo il 33% dei condomini è attualmente in classe E o superiore. Questo richiede una pianificazione accurata per l’adeguamento energetico, integrando interventi di isolamento termico, sostituzione di infissi e aggiornamenti degli impianti di riscaldamento.

Costi e Interventi Necessari

La riqualificazione energetica degli edifici italiani per rispettare la Direttiva è stimata a circa 1000 miliardi di euro. È previsto che solo il 60% degli edifici raggiunga la classe energetica E entro il 2030, con un incremento al 70% entro il 2033. Tuttavia, il passaggio dalla classe G alla classe E può spesso essere ottenuto con interventi relativamente semplici, come l’isolamento termico delle facciate e la sostituzione degli infissi.

Supporti Finanziari e Bonus

Per affrontare queste sfide, saranno cruciali gli aiuti finanziari e fiscali. La Direttiva prevede che gli stati membri adottino un quadro legislativo e finanziario per sostenere le ristrutturazioni, con un focus sulle famiglie a medio reddito. Possibili incentivi includono:

  • Superbonus 110%: Già adottato per promuovere la riqualificazione energetica, potrebbe essere imitato da futuri provvedimenti.
  • Bonus caldaie: Dal 2024, saranno fermati i bonus per le caldaie a combustibili fossili, favorendo invece sistemi ibridi e caldaie a combustibili rinnovabili.

Opportunità di Mercato

Riqualificare un’abitazione non solo contribuisce alla sostenibilità ambientale ma rappresenta anche un investimento economico intelligente. Acquistare e ristrutturare immobili per migliorarne l’efficienza energetica può portare significativi risparmi in bolletta e aumentare il valore di rivendita. Piattaforme come Quimmo offrono la possibilità di trovare case da ristrutturare o già efficienti, facilitando la ricerca di soluzioni immobiliari adatte alle diverse esigenze.

In conclusione, la Direttiva Case Green rappresenta una sfida notevole per l’Italia, ma anche un’opportunità per migliorare l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare nazionale e promuovere una maggiore sostenibilità ambientale.